MoRE. a Museum of refused and unrealised art projects è un museo e un archivio digitale che raccoglie, conserva ed espone on-line progetti non realizzati di artisti del XX e XXI secolo.
Nato il primo aprile del 2012 da un gruppo di dottorandi e ricercatori accomunati da un interesse rivolto alle digital humanities e in particolare ai possibili campi di applicazione di esse in relazione alla pratica espositiva e archivistica, ha coinvolto negli anni un ampio network di professionisti provenienti dal mondo dell’arte contemporanea, storici dell’arte, critici, curatori e esperti del settore, che contribuiscono con le loro diverse professionalità alla crescita del progetto.
Il sito www.moremuseum.org, sviluppato grazie alla piattaforma open source Omeka – specificamente pensata per gestire collezioni di documenti digitali – raccoglie ed espone progetti che non sono stati realizzati per motivazioni tecniche, logistiche, ideologiche, economiche, morali o etiche, oppure semplicemente utopici o impossibili da realizzare.
MoRE si inserisce all’interno del dibattito contemporaneo sull’archivio e sul museo a partire dalla sua specifica natura di entità virtuale. In particolare la sua visione si basa sul recupero di uno spazio residuale, solitamente escluso dalle collezioni e dagli archivi e destinato ad essere dimenticato – quello appunto del non realizzato – accogliendo una costellazione eterogenea di oggetti immateriali che spaziano da render a scansioni di disegni, da video a semplici mail.
MoRE non intende porsi come semplice “raccoglitore” di queste esperienze ma come archivio e spazio espositivo strutturato, con schede scientifiche di progetto elaborate a partire da standard internazionali, un sistema di indicizzazione e uno di geolocalizzazione. Al contempo, esso promuove mostre virtuali che sono una occasione di indagine e approfondimento sulle pratiche curatoriali applicate al digitale, mostre in istituzioni nazionali e internazionali, seminari e convegni volti a promuovere un dibattitto critico su queste tematiche e dossier di approfondimento sulle tematiche rintracciate negli anni di ricerca.
MoRE. a Museum of refused and unrealised art projects
http://www.moremuseum.org/
Team:
Un progetto di: Elisabetta Modena, Marco Scotti
Curatori e Ricercatori: Valentina Rossi, Anna Zinelli
Comitato scientifico: Corrado Beldì, Ilaria Bignotti, Cristina Casero, Alberto Salarelli, Vanja Strukelj, Francesca Zanella
Ufficio stampa e Comunicazione: Irene Guzman
Prodotto da Associazione Culturale Others
http://moremuseum.org/omeka/associazione-culturale-others
Artisti: Gianfranco Baruchello, Riccardo Baruzzi, Valerio Berruti, Davide Bertocchi, Bianco-Valente, Ivo Bonacorsi, Benni Bosetto, Thomas Braida, David Casini, Silvia Cini, Mathis Collins, CRASH! (Scott King & Matthew Worley),Mario Cresci, Petar Dabac, Matthew Darbyshire, Maria Adele Del Vecchio, Jeremy Deller, Braco Dimitrijević, Mark Dion, Pablo Echaurren, Maria Eichhorn, Ericailcane, Emilio Fantin, Flavio Favelli, Regina José Galindo, Goldschmied & Chiari, Tomislav Gotovac, Franco Guerzoni & Luigi Ghirri, Ibro Hasanović, Debora Hirsch, David Horvitz, Invernomuto, Emily Jacir, Marijan Jevsovar, Hassan Khan, Julije Knifer, Kensuke Koike, Ivan Kozaric, Till Krause, G. Küng, Andrea Kvas, Ugo La Pietra, Runo Lagormasino, H.H. Lim, Claudia Losi, Daniel Maier-Reimer, David Maljković, Mangelos, Elio Marchegiani, Eva Marisaldi, Vlado Martek, MASBEDO, Sandro Mele, Sabrina Mezzaqui, Helen Mirra, Jonathan Monk, Liliana Moro, Davide Mosconi, Antun Motika, Oreste, Giovanni Ozzola, Giulio Paolini, Ivan Picelj, Cesare Pietroiusti, Marko Pogačnik, Luigi Presicce, Vjenceslav Richter, Alessandro Sambini, Antonio Scaccabarozzi, Paolo Scheggi, Lorenzo Scotto di Luzio, Duro Seder, Sissi, Veit Stratmann, Annika Ström, Marko Tadić, Sabrina Torelli, Gian Maria Tosatti, Luca Trevisani, Massimo Uberti, Enzo Umbaca, Marco Vaglieri, Josip Vanista, Eugenia Vanni, Grazia Varisco, Kostis Velonis, Cesare Viel, Luca Vitone, Wendy White, Silvio Wolf, Erwin Wurm & Coop Himmelb(l)au